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Una alimentazione equilibrata è il principale determinante della forma fisica. Ma lo schema di una alimentazione equilibrata non è la stesso per tutti!

Un carico di forza ed energia: la Chia

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dei semi di Chia. Se ne parla molto, ma se ne sa poco. La sua origine è antica. La Chia (Salvia hispanica) è una pianta erbacea desertica, appartenente alla famiglia delle Laminacee, coltivata come pianta portatrice di forza dai popoli maya. Infatti, le sue proprietà benefiche erano già note alle civiltà precolombiane dell’America Centrale e Meridionale, dove i guerrieri Toltechi li consumavano prima delle battaglie per avere  energia e resistenza elevate.

Di questa pianta si consumano i piccoli semi neri, ricchi di acidi grassi Omega 3 – il 18% per 100 g –, Omega 6 e 9, i quali rappresentano quei “grassi buoni”, che allontanano il rischio di patologie cardiovascolari. Ma solo acidi grassi: i semi di Chia sono anche ricchissimi di proteine, antiossidanti, in particolare la quercina e la miricetina e di sali minerali: potassio. zinco, magnesio, selenio ma soprattutto calcio, il quale è in una forma ancor più assorbibile di quello di mucca -senza i fastidi del lattosio-. Grazie alle loro qualità, i semi di Chia danno energia ed aumentano la concentrazione, mentre diminuiscono l’ansia e combattono lo stress!

I semi di Chia sono anche molto ricchi di fibre ed in particolare della abilità di agire come “spazzini dell’intestino“: essi infatti, una vita raggiunto il distretto intestinale, assorbono l’acqua e formano un gel di mucillagine che raccoglie scorie e tossine, facilitandone l’espulsione, contrastando la stitichezza, il colon irritabile e favorendo la sazietà.

La Chia  è praticamente insapore, per cui aggiunta a frullati, poké balls, insalatone o panificati non risulta essere troppo “invadente”. Tuttavia, per catturare tutte le sue proprietà benefiche, va “fatta a pezzi”, vale a dire ridotta in farina, gonfiata nell’acqua o masticata molto (molto) bene, fino a rompere il tegumento esterno protettivo. In caso contrario rischiamo di “non digerire” i semi a causa del loro duro epicarpo e di espellerli tal quali!

PROVIAMOLi A COLAZIONE!!
Frullato drenante ai frutti rossi e Chia

1 cucchiaio di semi di Chia

1 bicchiere di latte di mandorla

100 g di frutti rossi freschi

 

Mettiamo i semi di Chia in ammollo nel latte a riposare per circa 15 minuti. Laviamo i frutti rossi, ricchissimi di vitamina C, utile per rinforzare i capillari, motivo per cui contribuiscono al buon funzionamento della circolazione sanguigna, a contrastare la “stasi circolatoria” (e di conseguenza la cellulite) e favorire il drenaggio delle tossine. Quando avremo finito il tempo di ammollo dei semi, frulliamoli insieme al latte stesso ed ai frutti rossi.

 

Abbiate cura di voi.

 

Valentina

 

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